lunedì 6 Maggio 2024

Festival della Lingua Madre

Brescia. La Giornata internazionale della Lingua Madre è stata proclamata dalla Conferenza Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) nel novembre del 1999, dal 2000 viene celebrata ogni anno per promuovere la diversità linguistica e culturale ed il poliglottismo.

Dal 2019 anche la città di Brescia festeggia la lingua madre attraverso iniziative ed eventi che, di anno in anno, si sono perfezionati e hanno trovato nuovi luoghi e nuove modalità per sensibilizzare le persone riguardo all’importanza di tutelare e di preservare la lingua madre.

Proprio per consolidare e dare maggiore rilievo all’iniziativa, a fine 2023 è nata l’associazione Lingua Madre Brescia con lo scopo di promuovere sul territorio bresciano il multilinguismo, la cultura e le tradizioni delle persone che qui vivono e che provengono da diversi luoghi. Oltre alla programmazione annuale, viene anche organizzato un evento finale: il Festival.

Quest’anno si propone una settimana di eventi, a partire da lunedì 19 febbraio, che si concluderà il 24 febbraio con musiche, balli, profumi e colori in alcune delle diverse lingue che vengono ogni giorno parlate nella nostra città, oppure attraverso codici o modalità di comunicazione differenti come il Braille o CAA.

La settimana di eventi coinvolgerà tutti, dai piccolissimi ai più anziani, per i quali è previsto un pomeriggio speciale in dialetto bresciano (con Rocco il Cantastorie).
Il tutto in ricordo di quel 21 febbraio 1952 nel quale alcuni studenti bengalesi vennero uccisi durante una protesta per il riconoscimento della lingua bengalese come lingua ufficiale del Bangladesh.

Una settimana, quindi, per ribadire il diritto inalienabile di poter difendere la lingua che ci appartiene, che ci contraddistingue, che portiamo dentro perché, proprio come disse Italo Calvino: “Tutto può cambiare, ma non la lingua che ci portiamo dentro, anzi che ci contiene dentro di sé come un mondo più esclusivo e definitivo del ventre materno”.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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