giovedì 28 Marzo 2024

Il Polifonico canta il Natale in Sant’Agostino

Cremona. Nella chiesa cittadina di Sant’Agostino, il Coro Polifonico Cremonese, diretto dal m. Federico Mantovani e accompagnato all’organo dal m. Marco Ruggeri, con la partecipazione del m. Giuseppe Riccucci alla tromba, sarà protagonista del Concerto di Natale Sabato 17 dicembre, alle ore 21, una serata di musica per il Natale con il sostegno di Cassa Padana.

Da sempre concepito come una meditazione spirituale attraverso le pagine della  tradizione musicale, il concerto si apre con il Magnificat di Mantovani, che mette in musica il Cantico di Maria dal Vangelo di Luca.

Maria innalza un inno di ringraziamento al Signore contemplando la grandezza senza fine di Dio, quello stesso Dio che ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore, ha rovesciato i potenti dai troni innalzando gli umili e ha ricolmato di beni gli affamati rimandando i ricchi a mani vuote. Il lavoro, di moderna scrittura, si costruisce sull’alternanza di tenerezza e vigore, di afflato lirico e di scolpite accordalità, esaltando ad un tempo la forza del progetto di Dio e l’umile risposta al Suo disegno da parte della Vergine.

Dal “Sì” di Maria alla chiamata dell’angelo tutto ha preso inizio.

“Gioisci! Gioisci! O Israele, a te giungerá l’Emmanuele”. Così intona il coro nel successivo O come, o come, Emmanuel. Dio irrompe nella storia attraverso suo figlio fatto uomo: “O grande mistero e mirabile sacramento, che gli animali vedessero il Signore appena nato giacente nella mangiatoia. Beata la Vergine il cui ventre meritò di portare il Signore (Gesù) Cristo. Alleluia”. Il mottetto O magnum mysterium di Tomás Luis de Victoria (1548-1611) esalta le parole del testo sacro attraverso il disegno di un raffinato e mistico contrappunto.

Vengono quindi intonati i canti appartenenti al repertorio di una tradizione molto amata dal popolo cristiano: dal Tollite hostias dell’Oratorio di Natale di Saint-Saëns al celebre Cantique de Noël di Adam.  Nel mezzo, il programma è incentrato su canti d’estrazione più popolare, dove protagonisti sono angeli e pastori, come nel celebre Gli angeli nelle campagne (e il loro Gloria in excelsis Deo) e nell’omonimo Pastori di Bepi De Marzi, autore della musica e del testo. Un bozzetto, questo, davvero poetico: alla ninna nanna e all’inno di pace che i pastori intonano per primi al “Re del tempo nuovo”, al “Re dei poveri”, si uniscono tutti gli elementi della natura, e anche le stelle si fermano per ascoltare, e il vento – che prima si muoveva appena sulla campagna – tace in ascolto, mentre Maria e Giuseppe proteggono il loro figliolo. D’estrazione popolare anche il cullante Dormi non piangere di Licinio Refice, sacerdote compositore. A chiudere la prima parte del concerto sarà, dopo il celebre Corale della Cantata 147 di Bach, Bist du bei mir, sempre di Bach, in una versione per tromba e organo.

La seconda parte del concerto si apre con il brano Angelo, composto da Mantovani su testo di Padre Turoldo: “S’è aperto il cielo sul nostro destino”, intona il coro, “per abbassarsi e calarsi su noi, perché da un angelo udissimo quanto la nostra storia coinvolge l’eterno”. È un canto di profonda carica emotiva, sia per gli interpreti che per il pubblico. Dei fratelli Remo e Adamo Volpi (originari di Castelnuovo del Zappa e rispettivamente direttore e organista presso la Santa Casa di Loreto) seguono due belle pagine d’intonazione pastorale: Resonet in laudibus e Puer natus. Quindi, di Friedrich Heinrich Himmel (1765-1814), il mottetto Adorabunt nationes (“Tutte le nazioni ti adoreranno e invocheranno il nome del Signore”) e, dal Laudario di Cortona  (sec. XIII), Gloria in cielo e pace in terra, lauda d’intonazione semplice e popolare, su testo in volgare medievale. Dalla tradizione natalizia più nota sono tratti i brani conclusivi: Stille Nacht e i solenni Adeste fideles e Cantique de Noël.

Dopo il grande successo dello scorso 25 novembre in Cattedrale, con l’esecuzione della Cantata Pater pauperum composta da Federico Mantovani e dedicata al Patrono cremonese Sant’Omobono, il Coro Polifonico Cremonese e il suo direttore intendono augurare un felice Santo Natale e un Buon anno nuovo al pubblico cremonese che da tanti anni li segue con affetto e amicizia.

 

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.
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