martedì 16 Aprile 2024

La prima colonna che sorregge il progetto Occhi Azzurri

Cremona. “Per realizzare qualcosa di straordinario bisogna avere un sogno straordinario Non sono solo parole ma la materia di cui era fatto il sogno di Silvia e Filippo Ruvioli, fondatori di Occhi Azzurri Onlus e soprattutto genitori di Orlando, uno dei figli, affetto da una patologia genetica rara.

È stata messa in posa la prima colonna del “Centro Riabilitativo Occhi Azzurri CR² Sinapsi ”, uno straordinario progetto con l’obbiettivo di creare una struttura ricettiva per una parte di popolazione fragile del territorio, soggetti con disabilità cognitiva e ritardo psicomotorio, rispondendo al tempo stesso alle necessità di persone che devono sottoporsi a terapie riabilitative nell’ambito neurologico. Un progetto e una finalità associativa a cui Popolis e Cassa Padana sono vicini sin dalla nascita della Onlus.

“Ci sono bambini affetti da gravissime malattie per cui non c’è una cura, come è per Orlando. Ma di questi bambini possiamo prenderci cura!” afferma Filippo Ruvioli. Prendersi cura di quella parte della popolazione fragile significa prendersi cura della collettività, prendersi cura del territorio, prendersi cura della vita e prendersi cura di tutti noi.

Centro Riabilitativo Occhi Azzurri CR² Sinapsi ha richiesto, oltre alla determinazione di portare a termine un sogno, una notevole energia finanziaria e organizzativa, ma che una volta terminato crea sul territorio, e non solo, una struttura di approccio specialistico di sostegno alle famiglie con figli disabili e una serie di possibili utenti con necessità di riabilitazione neurologica.

Nulla è stato lasciato al caso in fase di progettazione, il centro difatti sorgerà in un’ambientazione estremamente favorevole all’interno del Parco del Po e del Morbasco, dove la natura sarà un valore aggiunto per tutta una serie di attività di cui potranno beneficiare i cittadini migliorando la vivibilità del Parco stesso. Il Centro Riabilitativo Occhi Azzurri CR² Sinapsi sarà autosufficente dal punto di vista energetico e di impatto ecologico sul territorio, un esempio unico, per ora, in terra cremonese, che ben fa da esempio nel recuperato parco del Morbasco.

Il quadro clinico di Orlando, su cui si fonda la storia del progetto Occhi Azzurri, arriva al confine della scienza medica, quando Orlando ha un anno e mezzo. I medici si arrestano sul quel confine della patologia che non ha una cura. Oltre c’è “la terra di nessuno”, l’ignoto scientifico.

Una situazione che avrebbe messo all’angolo anche i caratteri più forti, ma non la famiglia di Orlando che ha deciso di giocarsela questa partita della vita, per il piccolo per gli altri bambini che come lui sono in attesa di una risposta. Per questo hanno pensato, ideato e iniziato il progetto Occhi Azzurri Onlus e piantato la prima colonna che sorreggerà il Centro Riabilitativo Occhi Azzurri CR² Sinapsi.

… adesso costruiamolo insieme! L’appello di Occhi Azzurri. La realizzazione del progetto passa attraverso la condivisione della Cittadinanza e di tutti coloro che vorranno sostenerne lo sviluppo. Chi volesse contribuire alla concretizzazione di questa iniziativa potrà farlo con una donazione su un conto corrente dedicato e vincolato allo scopo per cui è stata attivata la raccolta fondi ottenendo tracciabilità e benefici fiscali legati di norma.

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Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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