sabato 4 Maggio 2024

L’altra anima del Violino

Cremona. Da Monteverdi a Mina, ma anche il gruppo storico di Paolo Conte, e un grande virtuoso del violino che con un preziosissimo Stradivari del 1690 spazia da Ed Sheeran sino a Sia. L’Altra Anima del Violino, arrivata alla VI edizione, è una rassegna che di anno in anno allarga il raggio di azione per raggiungere un pubblico diversificato e trasversale.

Per volere del direttore artistico Roberto Codazzi sempre più varia e più libera, la manifestazione alzerà il proprio sipario alle 21 del 16 febbraio al Museo del Violino con un omaggio alla città che ha dato i natali ad Antonio Stradivari e all’icona della musica leggera nazionale, Mina.

credit@_Srdjan_Doroski

Un appuntamento musicale che sarà un lungo viaggio nella musica italiana dal diciassettesimo secolo agli anni Sessanta. Proprio “Da Monteverdi a Mina” è il titolo del concerto che conferma e rilancia la vocazione creativa della programmazione dell’Auditorium Giovanni Arvedi. Sul palco Soqquadro Italiano, un ensemble in cui convivono con perfetta alchimia un’anima barocca e un’anima pop, con la presenza – in esclusiva per Cremona – del violino solista di Marcello Sirignano in aggiunta all’istrionica voce di Vincenzo Capezzuto.

Il viaggio nella grande musica continuerà il 15 marzo con la complicità dei capolvori di una delle figure più originali e difficilmente inquadrabili della musica italiana (e internazionale), quella di Paolo Conte: protagonista del secondo concerto sarà infatti Paolo Conte Legacy, l’ensemble originale del grande cantautore di Asti, un caleidoscopio di suoni, colori, emozioni, un’esperienza italiana nella sua esuberanza espressiva ma amatissima anche all’estero.

Terzo appuntamento giovedì 11 aprile con Stradivari Pop del virtuoso tedesco di origine indonesiana Iskandar Widjaja e del suo prezioso Stradivari del 1690, che in trio con il pianista Friedrich Wengler e il contrabbassista Paul Kleber rilegge grandi successi del pop internazionale per rinnovare con la musica d’oggi la magia di uno strumento nato cinque secoli fa sotto il Torrazzo. In programma musiche di Christina Perri, Ed Sheeran, Sia e dello stesso Widjaja eseguite in chiave originale e moderna.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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