martedì 14 Maggio 2024

Note Illuminate. Di Pace

Brescia. L’ultimo mese di Bergamo Brescia Capitale della Cultura vuole essere un messaggio di Pace con note illuminate. Il Concerto “Le stagioni illuminanti, la musica unisce” è in cartellone sabato 16 dicembre alle ore 20,30 nella Chiesa di San Nazzaro e Celso nel cuore della città.

Il concerto è un’occasione unica per celebrare il valore della Pace, la musica e le storie di resilienza e speranza di tutto il mondo. Il programma prevede l’esecuzione di una delle “Quattro Stagioni” composte da Vivaldi, unite ad opere di altri tre compositori di epoche successive. Per questi brani sono stati scelti particolari solisti per mettere in evidenza il legame con importanti eventi storici globali.

I solisti uniti sul palco includono:

– Saab Mostafa (Palestina) violino
– Misia Iannoni Sebastianini (Italia) violino
– Bardia Rassekhi (Iran) violino
– Vladyslava Haienko (Ucraina) violino
– Ksenia Milas (Russia) violino
– Denis Shapovalov (Israele) al basso continuo
– Nicola Benetti (Italia) al clavicembalo e al piano elettrico
L’Orchestra Antonio Vivaldi sarà diretta dal Maestro Ernesto Colombo (Italia)

Questo concerto conclude il Festival, iniziato il 3 marzo scorso all’Auditorium di San
Barnaba, con una rappresentazione dedicata all’Ucraina e costituisce una tappa della Maratona della Pace REMIND, guidata da Paolo Crisafi e inaugurata da Papa Francesco durante il think tank Remind “il Valore della Pace.”

LA PRIMAVERA – Astor Piazzolla. Nella voce di Saab Mostafa, un virtuoso violinista palestinese, “La Primavera” ci rievoca i momenti salienti della “Primavera Araba”, un’ondata di proteste e rivolte che si è diffusa in tutto il mondo arabo e del Nord Africa a partire da 2010 portando ad una serie di dimissioni e di cambiamenti di governo. Questo movimento è stato scatenato da vari fattori: corruzione, privazione della libertà individuale, violazione dei diritti umani, fame e incremento dei prezzi dei generi alimentari.

L’ESTATE – Max Richter. Nel brano “L’Estate” di Max Richter, interpretato dalla violinista italiana Misia Iannoni Sebastianini, l’estate diventa simbolo della fertilità e dell’abbondanza terrestre celebrando il suffragio universale delle donne italiane che proprio in questa stagione hanno conquistato uno dei più grandi traguardi legislativi e storici. Questa musica commemorativa si lega al contesto storico che include la “Legge Carcano” che tutela le donne sul lavoro, il “Regio Decreto” del 1905 che ha aperto le porte dell’educazione scolastica alle donne ed altre riforme chiave come La “Legge Sacchi” o La “Legge 520” del 17 luglio 1910.

L’AUTUNNO – Philip Glass. Nell’interpretazione di Bardia Rassekhi, un talentuoso violinista iraniano, “L’Autunno” ci ricorda le recenti lotte per la libertà e le sofferenze delle donne iraniane e di tutte quelle donne nei paesi arabi che si battono ogni giorno per la libertà dei propri diritti. Questo brano ci porta a riflettere sulle roboanti proteste e le sommosse civili in Iran iniziate nel settembre 2022 a seguito della morte di Mahsa Amini e si sono protratte fino al 2023. “Donna. Vita. Libertà”

L’INVERNO – Antonio Vivaldi La giovane violinista ucraina Vladyslava Haienko ha dovuto lasciare il paese poco dopo l’invasione russa per poter continuare a studiare in un conservatorio, ora è in Belgio. Questa stagione richiama le sofferenze legate all’invasione russa il 24 febbraio 2022, quando l’intero mondo si è unito per sostenere l’Ucraina nella sua battaglia per proteggere il diritto alla vita, le lotte per la libertà e la sovranità di un popolo; proprio come la natura che sprigiona le sue intemperie stagionali in inverno, guarda sempre con speranza alla rinascita e alla quiete propria della primavera.

“VISITANDO VIVALDI” – Yevhen Stankovych Il programma si conclude con un brano del compositore ed eroe ucraino dedicato all’Italia e interpretato dalla violinista russa Ksenia Milas. Questo brano è un segno di compassione e condivisione dei più importanti valori umani. La musica non solo unisce gli artisti che condividono il palco ma crea ponti che superano le barriere, i confini ed il tempo. L’arte diventa un legame inscindibile tra esseri umani, tra persone di ogni genere e di ogni età. Prima esecuzione italiana

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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