lunedì 29 Aprile 2024

Tu interni … io libero

Cremona. In occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia, dal 22 marzo al 18 aprile prossimi, la Sala Alabardieri di Palazzo Comunale ospita la mostra la mostra fotografica Tu interni … io libero – Basaglia & Rotelli, come nasce la riforma psichiatrica di Gian Butturini (1935-2006) con le foto scattate negli anni Settanta a Trieste con Franco Basaglia (1924 – 1980), il celebre psichiatra di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita.

Gian Butturini e Franco Basaglia si erano conosciuti alla Biennale di Venezia sul Cile all’indomani del golpe. “Nei manicomi sono sempre finiti gli scarti della società, uomini usati e buttati come scorze di banana. Perché non vieni a Trieste. Potresti fare un buon lavoro: ti ciapi la macchina fotografica, le cineprese e ti vivi co noialtri”. Così iniziò il reportage. Non foto estemporanee, ma una ricerca durante la quale il fotoreporter visse lunghi periodi con l’équipe e i degenti ospiti per documentare cosa stava accadendo.

Quando Franco Basaglia venne mandato a dirigere il manicomio, c’erano cancelli, sporcizia, pazienti legati ed elettroshock. Dal suo rifiuto delle vecchie pratiche psichiatriche restrittive e repressive, iniziò la rivoluzione. I pazienti provarono ad essere liberi, restituiti prima di tutto a sé stessi, chiamati per nome. Di lì a poco il Parlamento approvò la legge 180/78 che chiudeva i manicomi.

Gian Butturini fotografò gli albori della riforma prima della legge, come nacquero le nuove pratiche psichiatriche, cosa si fece per ridare dignità ai malati di mente accompagnandoli nel nuovo percorso di vita. Dopo Basaglia, il cremonese Franco Rotelli, suo primo collaboratore, fu per molti anni a capo della Direzione triestina per la salute mentale. La loro opera dimostrò come fosse possibile realizzare ciò che fino ad allora si riteneva impossibile.

Nella introduzione del libro Tu interni…Io libero (1977), ristampato nel nel 2024 (in vendita all’Infopoint di piazza del Comune di Cremona o che può essere richiesto inviando una mail all’indirizzo archiviogianbutturini@gmail.comwww.gianbutturini.com) lo psichiatra Peppe Dell’Acqua scrive: “… purtroppo, nell’ultimo decennio, si è verificata una regressione vertiginosa; le persone che vivono l’esperienza del disturbo mentale tornano a rischiare trattamenti coercitivi, abbandoni, cancellazione di fatto dei diritti conquistati”. Un invito a partire dalla storia per discutere il presente.”

L’inaugurazione si terrà venerdì 22 marzo, alle 17:30, nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale, nella stessa circostanza sarà presentato anche il libro, sempre di Gian Butturini, da cui la mostra prende il titolo.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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