sabato 11 Maggio 2024

Anne Frank, una storia attuale

Mantova. La Casa del Mantegna ospita sino al 26 febbraio la mostra: Anne Frank,  una storia attuale. La mostra, adatta ad un pubblico di ogni età e anche gli studenti più giovani (scuola primaria,  illustra il tema della persecuzione degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale attraverso la biografia di Anne Frank. Le fotografie, in gran parte inedite, le immagini e le citazioni delle pagine del diario di Anne fanno emergere le condizioni in cui una famiglia ebrea fu costretta a vivere durante il periodo nazista.

L’intreccio di 2 piani narrativi, la storia di Anne e della sua famiglia da un lato e gli eventi che stanno travolgendo l’Europa in quegli stessi anni dall’altro, riesce a porre efficacemente in rilievo temi quali il fanatismo politico e la ricerca di un capro espiatorio, le epurazioni, l’atteggiamento nei confronti degli ebrei, la Shoah e le violazioni dei diritti umani.
Il taglio biografico e soggettivo che caratterizza l’impostazione della mostra è ben sintetizzato da una frase di Abel Herzberg, avvocato e scrittore olandese deportato a Bergen Belsen che disse: “Non ci sono sei milioni di ebrei sterminati, c’è un ebreo ucciso e questo è successo sei milioni di volte”. E’ evidente, infatti, quanto la possibilità di seguire i destini di singoli individui, possa favorire la comprensione del contesto storico.

La mostra sa fornire collegamenti non banali o scontati con l’attualità e invita a prendere parte attiva ai problemi del presente a partire dalla conoscenza del passato; non a caso gli ultimi pannelli si focalizzano sull’attività dei Tribunali Internazionali e sulla difesa dei diritti umani.

Ideata e prodotta dalla Anne Frank House di Amsterdam, la mostra è stata tradotta in oltre 25 lingue ed ha viaggiato in più di 150 Paesi del mondo, ponendosi come centro propulsore di attività quali corsi di formazione per gli insegnanti e progetti didattici per gli studenti. Si rivolge ad un pubblico di ogni età e intende stimolare una riflessione sul significato di ideali quali la tolleranza, il rispetto reciproco e la democrazia, valori fondamentali per il mantenimento di una società democratica e pluralista. Il percorso ha un andamento cronologico: la prima parte copre l’intero arco di vita di Anne, dal 1929 al 1945, mentre gli ultimi pannelli si riferiscono al ritorno dell’unico superstite della famiglia Frank, Otto, alla vicenda del Diario di Anne, fino ad un accenno alle più recenti violazioni dei diritti umani nel mondo.

Più nello specifico la mostra risulta suddivisa in 5 periodi ordinati cronologicamente – evidenziati anche graficamente da diversi colori di fondo dei pannelli – che consentono l’approfondimento di altrettante tematiche:

1929-1933:
i primi quattro anni di vita di Anne, l’ascesa del Partito Nazionalsocialista in Germania
.
Temi:il nazionalismo e la ricerca del capro espiatorio.

1933-1939:
la fuga in Olanda della famiglia Frank.L’espulsione degli ebrei dalla Germania e la loro persecuzione.
Tema: la “pulizia etnica”

1939-1942:
l’inizio della persecuzione degli ebrei.
Tema: il coraggio civile.

1942-1945:
il periodo di clandestinità dei Frank nell’alloggio segreto, il diario di Anne e la deportazione.
Tema: la Shoah

Dal 1945 a oggi:
le reazioni alla pubblicazione del diario e la società del dopoguerra.
Temi: i diritti umani e le responsabilità individuali nel mantenimento della democrazia.

Anne Frank nacque il 12 giugno del 1929 a Francoforte sul Meno in Germania. Nel 1933, in seguito all’ascesa del nazismo, la famiglia Frank si trasferì nei Paesi Bassi. L’occupazione nazista dei Paesi Bassi, nel maggio del 1940, e il progressivo inasprimento della persecuzione antiebraica indusse i Frank, nel luglio del 1942, a rifugiarsi in un nascondiglio sul retro dell’ufficio di Otto Frank, ad Amsterdam in Prinsengracht 263. Due anni dopo, tuttavia, i Frank e le altre quattro persone che si trovavano nel nascondiglio furono scoperte, arrestate e deportate. Il padre di Anne fu l’unico a sopravvivere alla deportazione.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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