sabato 11 Maggio 2024

Brescia presenta il programma per Capitale della Cultura 2023

Brescia. Il palinsesto Mostre e Musei 2023 di Fondazione Brescia Musei alza così il sipario su una città culturalmente vitale che, dal 21 gennaio, festeggerà la Capitale della Cultura. Tra inverno, primavera, estate e autunno, un calendario straordinario che si sviluppa nell’anno in cui Brescia sarà, con Bergamo, Capitale della Cultura Italiana e all’interno delle diverse realtà che compongono Fondazione Brescia Musei.

Tra le novità in programma una nuova sezione dell’Età romana e insieme l’apertura del Corridoio UNESCO; un museo completamente rinnovato, dedicato al Risorgimento, che riapre dopo quasi 10 anni e, insieme, un programma di esposizioni e di nuovi progetti editoriali e sistemi didattici.

Dall’arte antica, all’arte moderna fino alla contemporanea, dalla pittura, scultura, architettura alla fotografia, dall’illustrazione all’installazione e all’arte digitale fino alla danza, alla musica, al teatro e al cinema. Un impegno continuo, dedicato al pubblico, alla conservazione e valorizzazione del patrimonio, allo studio, alla ricerca, alla proposta di linguaggi sempre contemporanei per avvicinare, far emozionare, raccontare, incuriosire, insegnare, diffondere cultura e meraviglia.

Fondazione Brescia Musei, nell’ultimo biennio, è stata infatti promotrice di significativi restauri, acquisizioni, donazioni, riallestimenti che hanno da una parte preparato al meglio il patrimonio museale e, dall’altra, rinnovato il sistema espositivo bresciano grazie a una strategia di valorizzazione pluriennale con mostre e progetti editoriali e didattici.

Oggi si presenta con una ricchezza e vivacità straordinaria all’interno delle tante parti che la compongono e verso i molti pubblici con Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Museo delle Armi Luigi Marzoli, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia.

Ruolo di apripista per la straordinaria stagione di mostre bresciane 2023 spetta ai ‘progetti d’inverno’ del Museo di Santa Giulia: Isgrò cancella Brixia, grande esposizione site-specific curata da Marco Bazzini, che coinvolge alcuni tra i più importanti siti monumentali di Brescia: dal Capitolium, al Teatro Romano, dal Museo di Santa Giulia al chiostro rinascimentale (fino all’8 gennaio); Victoria Lomasko. The Last Soviet Artist, la prima personale dell’artista dissidente russa curata da Elettra Stamboulis, terzo atto del ciclo ‘Arte contemporanea per i diritti umani’ di Brescia Musei (fino all’8 gennaio); e La città del Leone. Brescia nell’età dei comuni e delle signorie, la grande rassegna multi-oggetto a cura di Matteo Ferrari che, attraverso 120 straordinarie opere, ripercorre l’arco cronologico compreso tra la seconda metà del XII secolo e il 1426, anno della dedizione di Brescia alla Repubblica di Venezia, alla scoperta della storia delle origini e dell’identità culturale cittadina (fino al 29 gennaio).

Pinacoteca Tosio Martinengo arricchisce temporaneamente la propria già maestosa Collezione, ricca di opere di pittura, scultura e arti decorative dal XIV al XIX secolo, grazie ai prestiti eccellenti di capolavori provenienti da musei e collezioni partner: Vincenzo Foppa. San Giovanni Battista e Santo Stefano, dalla Collezione BPER, in dialogo con i capolavori foppeschi della fase bresciana del pittore (fino al 5 febbraio); Domenico Ghidoni. Leoni, i leoni monumentali in pietra, dalla Fondazione Ugo Da Como (fino al 26 febbraio); Lorenzo Lotto. Ritratto di uomo con rosario, dalla Nivaagaard Collection (Danimarca), che arricchisce la sala dei ritratti del museo bresciano (fino al 18 giugno).

Analogamente, al Museo delle Armi Luigi Marzoli, che espone una delle più pregiate raccolte europee di armature e armi antiche, si può ammirare il Corsaletto da barriera di Vincenzo I Gonzaga, appartenuto al duca di Mantova (1562-1612), dall’Armeria dei Musei Reali di Torino (fino al 12 febbraio).

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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