giovedì 18 Aprile 2024

Canzoni che curano

Brescia. Un concerto, note, canti, musica! Canzoni che curano che il Coro Clandestino dedica al progetto “Simone per Emergency, in programma sabato 3 dicembre presso l’oratorio di Santa Maria in Silva a Brescia, preceduto da un momento conviviale. I fondi raccolti saranno destinati al centro di primo soccorso (FAP First Aid Post) gestito da Emergency, situato a Dara in Afghanistan, in una zona remota del paese martoriato da mezzo secolo di guerra, disseminato di mine e dove l’assistenza sanitaria è inesistente. Le scarse possibilità di prevenzione e cura contribuiscono ad aggravare le condizioni di salute della popolazione locale. In Afghanistan i tassi di mortalità infantile e materna sono infatti tra i più alti al mondo, la speranza di vita tra le più basse.

Ecco il racconto della madre di Simone e del progetto:

“Simone era un ragazzo bresciano di 15 anni che una sera di luglio del 2008, mentre tornava a casa in bicicletta dopo una serata con gli amici, è stato investito da un’automobile che non gli ha lasciato scampo.
Simone era un adolescente come tanti ragazzi della sua età e come tanti di loro iniziava a porsi domande su temi quali la giustizia, il razzismo, la pace, i diritti ed a tentare, nel suo agire quotidiano, di trovare risposte. La sua vita era ancora in bilico tra fanciullezza ed adolescenza, divisa tra la leggerezza del divertimento e l’impegno, la disobbedienza e la ribellione alle prevaricazioni.

Era ricco di amicizie ed affetti, una rete che si è mobilitata in seguito alla sua perdita testimoniando la forza di quel mondo che in un tempo seppur breve era riuscito a costruirsi intorno. È stato allora che noi, suoi genitori, abbiamo tentato di trovare un modo per superare questa tragedia.

Abbiamo desiderato e sperato che la sua morte non producesse solo dolore e senso di perdita, ma che potesse trasformarsi in speranza e vita per qualcun altro, e che questo sforzo lo dovevamo fare per noi, per i suoi cari, ma soprattutto per i suoi amici e compagni.

Ci siamo chiesti dove lui avrebbe diretto il suo sguardo, dove avrebbe cercato. Non aveva mai fatto mistero delle sue idee. Per questo ci siamo rivolti ad Emergency. Ci è sembrato il modo più coerente per dare concretezza ai valori nei quali Simone credeva.

Con Emergency abbiamo assunto un impegno: il mantenimento di un FAP/PHC, cioè di un Posto di primo soccorso e Centro sanitario in Afghanistan. Un primo soccorso che può salvare vite e alleviare sofferenze in luoghi martoriati dalla guerra e dalla povertà.

Le cifre derivate da questo dramma, donazioni e risarcimenti, saranno devolute a questo fine. Ma sappiamo che servirà lo sforzo di tanti ed è per questo che facciamo appello anche a te. Se vuoi, se desideri anche tu offrire speranza a chi, senza colpe, non ne ha, questa è una strada. Qualsiasi somma deciderai di donare, sarà un tratto del sentiero che stiamo percorrendo.”

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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