venerdì 19 Aprile 2024

Il mondo delle api e del miele: un corso di avvicinamento

Artogne, Valle Camonica, Brescia. Le api che alleviamo fanno parte degli insetti impollinatori che  rivestono un ruolo cruciale per il pianeta, per la tutela della biodiversità e per l’agricoltura. Sono parte integrante del nostro sistema alimentare, perché impollinano le piante coltivate che finiscono come cibo sulle nostre tavole. Inoltre ci forniscono anche i loro preziosi prodotti: miele, polline, pappa reale, cera, propoli, da sempre utilizzati e apprezzati dall’uomo.

Dal 24 gennaio al 28 febbraio Slow Food Vallecamonica organizza otto incontri per conoscere il mondo delle api e del miele con l’obiettivo di porre le basi per iniziare ad accostarsi all’apicoltura in modo pratico e concreto attraverso un’ottica di sostenibilità. Le lezioni si svolgeranno presso l’agriturismo “Le Frise” di Artogne dalle ore 20.30 alle ore 22.30.

Da tempo Slow Food si è schiata dalla parte delle api, dei preziosi insetti impollinatori, Slow Bees,  con campagne a tema, diffusione di informazioni ed eventi dedicati, Slow Food lavora per sensibilizzare  l’opinione pubblica sul drammatico declino delle popolazioni di api a livello mondiale. Ma l’unico modo per salvare le nostre amiche api è porre fine all’uso di pesticidi nocivi, responsabili di questo sterminio.

Le otto serate del corso è un avvicinamento al mondo degli apicoltori, per conoscere i piccoli insetti impollinatori e della produzione, anche domestica, del miele. Le iscrizioni devono pervenire entro il 15 gennaio chiamando Luigi al n° 347 1570422, la quota di partecipazione è di 125 euro a persona comprensiva delle tessera Slow Food 2023.

Il lavoro della api è basilare per la vita sul nostro pianeta, il polline è trasportato da un fiore all’altro della stessa specie rendendo possibile la fecondazione e la conseguente nascita di frutti e semi. Ciò può avvenire in diversi modi ma, nella maggioranza dei casi, è il lavoro incessante degli insetti impollinatori a rendere possibile questo miracolo.
Per questo, la riproduzione di oltre l’80% (circa 300.000 specie) delle piante selvatiche e il 75% delle nostre colture (più di 300 specie) dipende proprio dagli insetti impollinatori. Il valore di questo servizio è enorme: se gli impollinatori si facessero pagare per produrre il cibo che consumiamo, il costo per la società ammonterebbe ogni anno a circa 260 miliardi di euro.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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