martedì 30 Aprile 2024

Sospesi nel tempo

Bergamo. Con l’avanzare dell’anno in cui Bergamo e Brescia sono Capitale della Cultura, “Sospesi nel tempo” vuole essere un’occasione per promuovere i luoghi di Bergamo e provincia. Il progetto nasce dalla collaborazione tra gli architetti Laura Di Bella e Leonardo Angelini, che condividono il legame per il proprio territorio e l’attenzione alla conservazione e il restauro del patrimonio edilizio locale.

L’esposizione avrà come protagonisti alcuni edifici del territorio, raccontanti attraverso gli occhi dei fotografi dell’hinterland milanese Mario Bega e Ennio Ghilardi che, affascinati dalla bellezza del territorio bergamasco, condivideranno i propri scatti con il pubblico.

Mario Bega ci spiega le origini del suo lavoro: “Fu un pomeriggio di circa 10 anni fa, mentre mi trovavo in una nota libreria di Milano, mi capitò tra le mani un libro intitolato “I luoghi e la Polvere”, scritto da Roberto Peregalli, filosofo e architetto. (…) Nelle pagine del libro si raccontava di un’Italia diversa, di un continuo viaggio nel tempo, tra i borghi, le antiche ville e i palazzi nobiliari, le colonie, i castelli, i manicomi, le scuole e gli ospedali, gli alberghi, le casette misteriose e piene di segreti, nascoste nei boschi, nelle campagne isolate, protette dagli alberi, dall’edera e dai rovi.

Erano i luoghi abbandonati, di cui nessuno ormai ha più cura e interesse e dei quali spesso non vi è più memoria, ma che conservano storie meravigliose da raccontare. Ancora oggi, quando fotografo, questo libro è fonte d’ispirazione.”

In occasione della mostra in previsione, a partire dal cuore di Borgo Pignolo per poi spostarsi nel quartiere Monterosso, tra i luoghi selezionati rientrano gli edifici di proprietà comunale ex Principe di Napoli e Cascina Ponchia. Il racconto proseguirà con gli scatti dell’ex Cementificio di Alzano Lombardo, e di Villa Salvi Gallizioli, abitazione storica sita ad Albano Sant’Alessandro.

Fil rouge che lega il progetto è la scelta di ambienti del territorio bergamasco carichi di estetica e memoria antica. La mostra vuole essere un’opportunità per il pubblico di scoprire le bellezze nascoste del territorio, in risposta al bisogno di conoscenza e di diffusione della cultura locale.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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