lunedì 29 Aprile 2024

Giornata della disabilità: le iniziative a Brescia

Brescia – Il 3 dicembre ricorre la Giornata internazionale delle persone con disabilità, indetta nel 1992 dall’Assemblea Generale dell’Onu. Le  associazioni di familiari della provincia di Brescia ritengono importante collegarsi a quanto avverrà in molte città e Paesi del mondo, anche per rinnovare il movimento di opinione che nel 2006 diede vita alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che nel frattempo è stata ratificata da ben 175 Stati.

Tre sono i momenti che vengono proposte:

– sabato 2 dicembre alle 11.30 s’inaugura presso il MO.CA di via Moretto 78 a Brescia (Metro Vittoria) una mostra fotografica che riunisce i progetti “Un’altra visione” di Antonello Perin e Cristina Treccani e “Il filo srotolato” di Adriano Treccani, che resterà aperta sino a sabato 9 dicembre;

– domenica 3 dicembre alle 10, in Duomo Nuovo (Metro Vittoria), una messa celebrata da mons. Gaetano Fontana, vicario generale della diocesi di Brescia;

– giovedì 7 dicembre alle 16, presso il MO.CA, l’incontro “Un’altra visione: fotografia e narrazione delle disabilità”, con le voci di Fausto Podavini, Michele Smargiassi e Massimo Tedeschi, che si interrogheranno su ciò che si vuole raccontare mostrando le persone con disabilità, e come farlo.

Tre appuntamenti per proporre il tema a tutta la comunità, ponendo al centro persone e famiglie, in nome ancora e sempre dell’inclusione.

Con le iniziative promosse insieme Anffas Brescia, Desenzano e Vallecamonica invitano a guardare le disabilità come fatto sociale, che interroga tutti, nella misura in cui rende manifesto l’orizzonte di fragilità di ognuno e il perenne bisogno di una civiltà dal volto umano e accogliente. Non può essere infatti solo un argomento per specialisti o il problema di un individuo o di una famiglia.

Ci sono diritti da tutelare e servizi efficienti e sostenibili da garantire; c’è bisogno del concorso e della sensibilità di tutta la società per una promozione piena e autentica di queste vite: disabilità significa innanzitutto persone! Emozioni, desideri, sentimenti, necessità e aspettative di uomini e donne titolari della propria vita, persone con risorse da liberare e progetti di vita da scrivere a vantaggio di tutti.

Le associazioni chiedono un po’ di attenzione in questa Giornata a partire dalla fatica dei  microcosmi familiari: di cura e di assistenza full time che non si interrompe mai, anche dopo di noi…

Negli ultimi anni, sulla spinta della diffusione dei principi immortalati nel 2006 nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e dei paradigmi che ri-definiscono le disabilità, è andata approfondendosi la riflessione sulle forme più corrette con cui rappresentare sui media questi mondi.

Non è stato ancora possibile, tuttavia, incidere significativamente su tali forme.

A dimostrazione di come il tema sia vivo ed attuale, nel dicembre dello scorso anno è stata presentata la Carta di Olbia, che sarà il protocollo deontologico che guiderà il lavoro dei giornalisti che trattano notizie riguardanti la disabilità.

Si tratta di “uno strumento fondamentale che ci permette di scegliere le parole giuste per una rappresentazione rispettosa e riuscire a rovesciare il paradigma frutto di pregiudizi e discriminazioni […] attraverso un linguaggio che non ceda a facili pietismi o trionfalismi”.

Nella società odierna, poco avvezza all’approfondimento critico, il ruolo delle immagini è sempre più importante, con tutte le grandi cautele che ciò dovrebbe comportare.

Conseguentemente, anche il mondo della fotografia continua ad interrogarsi sulle modalità con cui il professionista può e dovrebbe rappresentare le persone con disabilità, rendendosi conto che uno scatto è in grado di generare messaggi, pensieri e comportamenti scorretti, nella consapevolezza, per di più, che “non è facile sintetizzare in uno scatto un mondo vasto e complesso come quello della disabilità”.

Note sull'autore

Seguici

3,370FansMi piace

Articoli recenti

Io ti ascolto

Verona Èuropa

Ti Potrebbe interessare:

Io ti ascolto

Verona Èuropa