domenica 19 Maggio 2024

Luigi Balisetti e l’antico

Brescia. La Vittoria Alata, simbolo della città, straordinaria e affascinate statua bronzea fu ritrovata durante le campagne di scavo del tempio Capitolino nel 1826 sotto la direzione di Luigi Balisetti, con altri bronzi ora patrimonio di inestimabile valore storico testimone della Brescia romana con il foro, il teatro, il tempio di Vespasiano.

Nel bicentenario degli scavi nell’area del Capitolium, l’Ateneo di Brescia e Fondazione Brescia Musei promuovono una mostra dedicata a Luigi Basiletti (1780-1859), ideatore, promotore e direttore della straordinaria campagna archeologica culminata il 20 luglio 1826 con il ritrovamento della Vittoria Alata e poi con l’inaugurazione del Museo patrio nel 1830.

Nato a Brescia ha dedicato la vita all’arte, era difatti  pittore e incisore, architetto oltre che archeologo. La mostra “Luigi Balisetti e l’antico” fino al 3 dicembre, si terrà al piano nobile di Palazzo Tosio, sede dell’Ateneo e oggetto di recenti interventi di restauro e di valorizzazione di parte della collezione del conte Paolo Tosio, amico intimo di Basiletti. A palazzo Basiletti lavorò come pittore e
decoratore oltreché come esperto di antichità e, dal 1811 al 1821, come sovrintendente ai lavori di
rinnovamento del palazzo, proseguiti poi da Rodolfo Vantini, dati gli impegni dell’artista nella campagna di scavi. Palazzo Tosio, oggi sede dell’Ateneo, era destinato ad accogliere la collezione d’arte della famiglia, costituita con il contributo fondamentale di Basiletti, e divenuta, nel 1851, la prima Pinacoteca pubblica di Brescia.

Dipinti, disegni, incisioni, taccuini, libri, medaglie e reperti archeologici permetteranno di rivivere l’aura di una stagione artistica e archeologica resa unica per Brescia proprio grazie a Luigi Basiletti, protagonista assoluto della vita culturale della città in età neoclassica.

Le sezioni della mostra ripercorreranno la fascinazione esercitata dall’antico sul giovane pittore sin dagli studi compiuti all’Accademia di belle arti di Bologna (1801-1803) e, soprattutto, del suo primo soggiorno romano (1803-1809). Straordinario sarà il nucleo di documenti relativi agli scavi presso il Capitolium, al Museo Patrio e infine all’impegnativo progetto editoriale del Museo bresciano illustrato, ideato da Basiletti nel 1826.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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